Sab. Giu 10th, 2023

L’Italia è rimasta indietro di parecchio in merito alla questione energetica. Le azioni messe in campo sono sempre state politiche, e spesso sono servite ad accontentare questo o quel partito, per eliminare veti che potevano ledere la durata dei governi centrali o enti regionali. Nella sostanza non hanno mai risolto una cicca dei problemi italiani.

Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica, che vede il nostro paese combattere contro l’aumento sproporzionato dell’energia elettrica e del gas, vitali per la nostra esistenza e produzione industriale. Il fabbisogno energetico italiano è alto. Abbiamo bisogno di gas ed elettricità per mandare avanti la macchina quotidiana della vita del paese.

Negli ultimi anni ci siamo ritrovati ostaggi dei troppi no arrivati dal mondo dell’ecologismo. Un ecologismo fuori luogo, poiché non possono essere le pale eoliche o i pannelli solari a soddisfare tutto il fabbisogno del paese. Inoltre questi due strumenti energetici stanno deturpando i paesaggi del bel paese e stanno sottraendo terra fertile all’agricoltura. Quindi si dà qualcosa ma si toglie altro.

Abbiamo messo al bando il carbone, non abbiamo voluto estrarre gas, non abbiamo voluto il nucleare di ultima generazione, intanto compriamo tutto dall’estero. L’energia elettrica l’acquistiamo per la maggiore dalla Francia, che la produce col nucleare e molte centrali guardano da lontano il nostro paese. Nel 2021 l’89% del consumo interno lordo è stato coperto dalle importazioni. I maggiori paesi che ci forniscono gas sono la Russia, Algeria, Libia, Norvegia, Qatar. Ciò ci porta a non essere autonomi in termini di produzione energetica. Vale per il gas e per l’energia elettrica. Tutto ciò che si doveva fare per arrivare perlomeno al 50% delle nostre esigenze energetiche prodotte dentro le mura italiana, sono state ostacolate, appunto, dai veti ecologisti che hanno fermato qualsiasi cosa fosse necessaria per la produzione di energia elettrica.

Non è un caso che tutti i partiti verdi sono scomparsi dal parlamento italiano. Segno che gli stessi cittadini si sono stancati delle pretese ecologiste che hanno frenato lo sviluppo energetico italiano. Con lo scenario attuale, con le bollette che sono ormai impossibili da pagare per famiglie e imprese, è del tutto evidente che ci vuole una svolta che porti il paese ad avere quell’autonomia che gli è sempre mancata.