Sfugge a molti che questo paese ha preso le stesse sembianze di una dittatura, solo che è pulita. Prima c’era una dittatura che emanava non leggi, ma ordini, che comunque nessuno poteva omettere e bisognava rispettarli. Oggi, con la repubblica, la cosa non è cambiata: i governi fanno leggi e i cittadini devono rispettarle. È il sale della democrazia. Solo che queste leggi sono punitive per i cittadini, e invece di aiutarli li distruggono.
Si parla tanto di roghi tossici. È vero, sono un dramma, ma essi sono la conseguenza di tante leggi sbagliate. Faccio un esempio semplicissimo: se bisogna impermeabilizzare una casa perché le guaine sono fatiscenti, sorge un problema di non poco conto a danno del cittadino. Un rotolo di guaina costa 35 euro, per impermeabilizzare cento metri quadri costa, come materia prima, 350 euro. Ebbene, per smaltire la guaina di risulta costa cinque euro a chilogrammo, che significa cinquecento euro, più di quanto costa la guaina nuova. Ecco, nel caso in cui il cittadino è in difficoltà, ma deve rimuovere tutto per non farsi piovere in casa, si ritrova a pagare il materiale di risulta a peso d’oro per smaltirlo. Allora, se disperato, la prende e la butta in aperta campagna. Chiaramente la logica non è questa, ma nessuno va incontro alle esigenze del cittadino. Tutto è sotto forma di legge, e quella legge va rispettata nonostante causa danni economici al cittadino. Quello che ho fatto è solo uno degli esempi, perché anche la colpa che si data continuamente alle imprese ritorna all’esempio di prima. Ci sono fabbriche che hanno un costo di smaltimento considerevole a società private per il ritiro di altri rifiuti speciali o non smaltibili secondo le direttive comunali, nonostante già pagano anche diecimila euro ai rispettivi comuni. Costi che lievitano a dismisura e arrivano a gravare su una piccola fabbrica anche di venti-trentamila euro l’anno. Un costo esoso in un momento delicato come quello attuale. Insomma, si parla ma non si trovano soluzioni diverse da quelle attuali per non far ricadere sui cittadini e imprese costi assurdi che, poi, possono portare a sversamenti illeciti per via degli innumerevoli costi per sbarazzarsi di alcune tipologie di rifiuti. Ogni legge che viene fatta va a carico del cittadino ma non trova soluzioni capaci di non ingolfare la vita dello stesso. I roghi sono solo una conseguenza sbagliata di smaltimento dei rifiuti, qualora si sanasse questa piaga, a nessuno verrebbe in mente di andare a gettare qualsiasi tipologia di rifiuti in aperta campagna per poi correre il rischio che vanno in fiamme. Non è una giustificazione del dramma, ma è la richiesta di cambiare le leggi sbagliate che gravitano sulle spalle dei cittadini. Gli esempi che ho fatto sono sacrosanti, perché rispecchiano in pieno la situazione attuale.