In segno di protesta i sindaci hanno molti sindaci hanno aderito alla campagna dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che invita i sindaci a spengere le luci dei monumenti per protestare contro il caro energia. L’iniziativa può essere considerata lodevole, ma il peggio sta nelle famiglie e nelle imprese, impossibilitate a pagare bollette con aumenti intorno al 50% per l’energia e il sopra il 40% per il gas. Una situazione insostenibile in un contesto economico già di per se critico.
Ci vogliono misure mirate a sostegno delle famiglie che hanno conosciuto il disagio psicologico di due anni di epidemia. Questi rincari ricadono inevitabilmente sulle famiglie e le imprese già sfiancate dall’epidemia. È giusto protestare da parte dei sindaci per richiamare alla responsabilità le istituzioni centrali e quelle territoriali. C’è il rischio di spegnere quella timida speranza di ripartenza che i cittadini cercano ancora di coltivare. Non si può permettere una ulteriore situazione di crisi che annienterebbe sia le famiglie sia le imprese.