ROMA- Ieri non è stato un primo maggio come gli altri, è stato un primo maggio senza entusiasmo. È stata solamente una festa per andare a prendere il sole da qualche parte, fare una braciata, ma lo spirito serio della festa non c’era per niente. Il primo maggio è la festa dei lavoratori, ma sono anni che non è più tale.
Lo spirito del primo maggio non esiste più. Troppi fattori hanno portato il mondo del lavoro a vivere enormi difficoltà. È una festa che non può essere più intesa come tale, perché è indirizzata solamente ai privilegiati della pubblica amministrazione, ma certamente non riguarda la massa di italiani che il lavoro non ce l’ha più.
Quindi cosa c’era da festeggiare? Nulla. Semmai bisognava fare una giornata di riflessione su quello che sta succedendo. La politica è assente, i sindacati non esistono più e sono stati sconfitti proprio dai lavoratori, tra le persone serpeggia la convinzione che le cose andranno a peggiorare e non migliorare. Insomma, la mancanza di lavoro sta distruggendo la stabilità delle persone, festeggiare qualcosa che non c’è, e un’offesa per chi ogni mattina si alza e non sa come sopravvivere.
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