Discoteche restano chiuse. “Non aprono le discoteche perché hanno paura degli assembramenti? Lo afferma Maurizio Pasca, Presidente del SILB (Sindacato Italiano dei Locali da Ballo), intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Gli assembramenti li vediamo quotidianamente dappertutto, basta andare all’Ikea, a un mercato rionale oppure nei bar durante gli aperitivi. Addirittura riaprono i centri sociali e non le discoteche, non riesco a capire i motivi di questo accanimento nei confronti del settore dell’intrattenimento e dello spettacolo, che dà lavoro a migliaia di famiglie. Per un paio di settimane di apertura nell’estate scorsa, addirittura siamo stati additati come gli untori della pandemia. Il governo deve spiegarci perché dobbiamo rimanere ancora chiusi visto che riaprono tutti. Il 30% delle discoteche italiane ha già chiuso definitivamente, l’esimio economista Draghi ci deve spiegare come può un’azienda rimanere in vita dopo 15 mesi di chiusura dovendo pagare le utenze e tutti gli altri costi, è ovvio che fallisca. E dietro queste aziende ci sono migliaia di lavoratori e di famiglie che vengono completamente dimenticati. Le 3 milioni di persone che frequentano i luoghi del divertimento questa estate dove andranno se le discoteche sono chiuse? Certamente in luoghi abusivi e incontrollati. E non dimentichiamo anche i locali da ballo, dove ci va gente over 50 e dove si balla con distanziamento, perché chiudere anche questi locali? Siamo completamente ignorati da questo governo”.
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