Gio. Giu 8th, 2023

La storia va cambiata, modificata, per ridare una ragione di vita al sud. Il meridione è stato l’industria dei politici. È diventato da subito, dopo la fine della guerra, l’incubatore di voti dei politici e delle strutture dei partiti. Ogni partito che si è formato, la prima cosa che ha fatto, è stata quella di correre al sud per illuderlo. Tutto è stato promesso e nulla è stato fatto.

Il nord detiene tutti i primati possibili. È l’area del paese dove c’è il 70% della produzione e dei servizi, al sud non è stato lasciato nulla. Il sud è rimasto col cerino in mano. Ucciso e distrutto dal menefreghismo dei politici, che hanno fatto di una terra bellissima, una terra promessa.

Eppure stiamo parlando di una terra che ha delle potenzialità inimmaginabili. Non è vero che i meridionali sono scansafatiche o mariuoli per cultura, tutto quello che è diventato è colpa della classe politica, che ha voluto un sud sempre sottomesso al potere del nord. Tutto quello che si è creato al sud è morto nel giro di pochi anni. E non si può far credere che sia tutta colpa dei cittadini meridionali, no, non è così. Tutto è stato voluto dal sistema di potere, altrimenti anche al sud le condizioni produttive potevano essere create e incrementate, invece abbiamo assistito prima alla nascita di complessi industriali e poi la fuga in massa. Inoltre il sud è stato da sempre il sub appalto del nord. La manovalanza meridionale ha fatto ricco il nord, e anche questo è stato voluto dal potere politico. Tutto ciò che si è fatto al sud è stato voluto, ma ora bisogna cambiare, per farlo devono essere i cittadini del sud a farlo.