Ven. Dic 1st, 2023

ROMA- Non hanno capito nulla, o sono ignoranti o sono fuori di testa: i politici italiani uccidono il corpo vivo del paese senza rendersene conto. La colpa maggiore di questo sfacelo tutto italiano è maggiormente della sinistra italiana, che in passato ha fatto una guerra alle piccole realtà produttive italiane additandole continuamente come evasori. Risultato? Stanno morendo e nessuno muove un dito, sinistra e sindacati.

Questo corpo vivo rappresenta il 92% del pil della produzione italiana, eppure a nessuno gliene frega un tubo se chiudono o non possono pagare le tasse, altissime, di cui ormai sono vittime. Il mondo della piccola imprenditoria fa quotidianamente salti da giganti per cercare di non morire.

Continuamente sono costretti a fare debiti non con i fornitori o gli addetti alla manodopera, bensì con il fisco, elemosinando continuamente la rateizzazione dei debiti con l’erario, perché non sanno come pagare la montagna di tasse che i politici italiani gli chiedono continuamente. Sono piccole imprese, artigiani, commercio, tutte attività che stanno pagando maggiormente il peso di questa crisi economica dovuta prevalentemente dalla mancanza di consumi interni.

Ma lo stato, le istituzioni tutte, i politici in prima persone, non fanno nulla per fermare l’emorragia che dissangua chi invece, con buona volontà, vorrebbe andare avanti. No, a nessuno interessa se muore un piccola impresa o un artigiano, interessa invece tutelare le lobby, amiche di chi gestisce il potere. Tanto il poveraccio non lo conosce nessuno, ma proprio il poveraccio è quello che fa di tutto per pagare le tasse allo stato.