Il governo è in bilico. Al M5S non importa c’è sempre il PD

Ormai il M5S non è più quello creato da Beppe Grillo, si è snaturato del tutto, ed è diventato una forza politica che può fare alleanze con tutti pur di governare.

Il governo è in bilico. Al M5S non importa c’è sempre il PD

Ormai il M5S non è più quello creato da Beppe Grillo, si è snaturato del tutto, ed è diventato una forza politica che può fare alleanze con tutti pur di governare. Se finisce questo governo, e il capo dello stato decidesse di non andare al voto e trovare una nuova maggioranza di governo, il M5S sarebbe già pronto a sposare il PD come suo nuovo partner. Zingaretti ha sempre dato una possibilità ad una apertura al M5S, quindi l’ipotesi non è del tutto azzardata.
La Lega si prepara ad abbandonare il Cdm durante il voto per le dimissioni di Siri. I ministri leghisti lascerebbero ai 5 Stelle la scelta definitiva. Uno scenario questo che potrebbe avere esiti imprevedibili sulla tenuta dell’esecutivo. La lega continua a crescere nei sondaggi, mentre il M5S sta perdendo pure i voti dei familiari stretti. I sondaggi parlano chiaro: il Carroccio continua a crescere e i grillini lottano per mantenere la linea del 20-22 per cento contro il 31-32 dell’alleato leghista.
C’è da dire che il M5S nell’ultima tornata elettorale per le amministrative in Sicilia ha fatto un bel buco nell’acqua perdendo i comuni che amministrava, ciò vuol dire che non ha amministrato bene perdendo la fiducia dei cittadini.
Conte ha già messo all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri la richiesta delle dimissioni per Siri. Il sottosegretario tiene e afferma di voler lasciare solo in caso di mancata archiviazione dell’indagine che pende su di lui per corruzione.