Il governo non dorma: immediatamente potenziare la medicina territoriale

Il governo la deve smettere di discutere, come la devono smettere le opposizione a fare solo proclami inutili. In questo momento abbiamo bisogno di iniziative che mirino a liberare i pronto soccorso e gli ospedali.

Il governo non dorma: immediatamente potenziare la medicina territoriale

Il governo la deve smettere di discutere, come la devono smettere le opposizione a fare solo proclami inutili. In questo momento abbiamo bisogno di iniziative che mirino a liberare i pronto soccorso e gli ospedali. Ci vuole una unione di forze e di idee capaci di affrontare questa seconda ondata che si presenta più grave del previsto. Tutto è stato sottovalutato durante l’estate, ma ora bisogna agire.
Ora più che mai va potenziata la medicina territoriale, per dare man forte ai medici di base che stanno facendo un lavoro immenso. Le Asl devono adottare nuove strategie per poter curare i pazienti meno gravi a casa, in maniera tale che non tutti, anche presi dalla paura, corrono nei pronto soccorso.
Le autorità sanitarie devono riflettere su questo aspetto. Non è più pensabile continuare con questo schema, così facendo mettiamo a rischio la salute e la vita di chi veramente necessita di ricovero. I medici di base devono seguire un protocollo che prevede antibiotico e cortisone che prescrivono e da fare a casa nel momento che si presentano i primi sintomi. La seconda ondata è un nuovo percorso dell’epidemia, quindi, sulla scorta di tutto quello che si è imparato nella prima ondata, va tutto rimodulato per non creare ulteriore caos e per dare spazio in Ospedale a chi veramente ne ha necessità. La politica la smettesse di fare chiacchiere e agisca perché siamo ancora in tempo. Vale per il governo e per le regioni.