Ormai sembra molto chiaro che l’apparentamento con gli ex comunisti abbia chiarito la vera natura ideologica del M5S. il movimento si è snaturato ed è diventato casta assoluta. Ha fatto una marea di lotte contro il potere di polizia tributaria, ora da i banchetti contro Equitalia è passato allo stato di polizia tributaria. Sono passati solo dieci anni dalla sua costituzione, e oggi tutti i grillini eletti passano sull’altra sponda.
Grillo gridava nelle piazze contro Equitalia, addirittura voleva murare le porte degli uffici di Equitalia per non far uscire le cartelle. Mentre per Di Maio (1 aprile 2018) diceva che “il fisco era un rischio d’impresa in piena regola, che allontana onesti contribuenti ed investitori”. La gente gli ha creduto e in massa sono corsi a votarli.
Oggi che sono al potere hanno completamente cambiato idea. Prima gridavano contro la casta ed erano considerati anticasta, oggi sono la casta. L’inesperienza li faceva gridare e accusare gli altri, tanto loro non erano ancora in parlamento, gridavano solo per le strade. Oggi la cosa si è capovolta, hanno capito che all’interno delle stanze del potere ci sono un mare di problemi. Oggi, leggendo la bozza del decreto fiscale, si può capire che anche per il M5S, come un tempo lo era per la sinistra, gli imprenditori sono considerati tutti evasori fino a prova contraria.
Nel decreto fiscale l’elenco di tasse e vendette sociali contro gli imprenditori è infinito: dalla doppia stretta sulle compensazioni per famiglie e imprese, all’obbligo per le aziende di utilizzare il credito d’imposta solo dopo averlo indicato in dichiarazione; dall’accorpamento dell’Imu con la Tasi sugli immobili con aliquota ancora da definire (ma sicuramente superiore a quella attuale) ai maggiori poteri (identici a quelli di Equitalia) dati ai Comuni nella riscossione dei tributi locali. Si profila un inferno di tasse e di polizia tributaria mai visto finora, forse nemmeno con il governo Monti. Una caccia ai risparmi senza precedenti. E poi ancora: tasse sulle merendine, su bibite gassate e zuccherate e voli. E infine aumento dell’Iva per ristoranti e alberghi. I grillini si riscoprono i nuovi fedeli amici del Fisco, e sono diventati la più becera sinistra mai vista nel nostro paese.
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