All’interno del movimento cinque stelle c’è una guerra di nervi. Ci sono qualcosa come venti parlamentari che non sono disposti a votare la fiducia a Draghi. Era stata annunciata la votazione sulla piattaforma Rousseau per far decidere alla base se dare o non dare la fiducia al nuovo governo che si appresta a nascere. Ebbene, Al termine del secondo giro di consultazioni è stato deciso di far slittare il voto.
La decisione ha fatto infuriare la base più di quanto già lo sia. Infatti il timore è che questa volta la base dica No e mandi in tilt le scelte che invece i vertici vogliono portare avanti, demolendo di fatto il discorso della democrazia partecipata cavallo di battaglia dei grillini.
A dare la notizia della sospensione del voto è stata conferma da Vito Crimi, che su Il Blog delle Stelle è intervenuto per annunciare la scelta di rinviare il voto: “Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati”.
Intanto la base è infuriata è inizia a serpeggiare un malessere profondo contro i vertici del M5S. Le reazioni dei militanti sono rabbiose. Sono molti i commenti sui social che fanno intendere che il movimento sia sulla via del tramonto. Forse si è aperto un primo passo verso la scissione definitiva. Ormai agli occhi di tutti appare evidente che il M5S sia ormai un discorso del passato e non avrà più futuro.
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