Il PD e la sinistra contestano un provvedimento di sinistra
Quando c’era il Partito comunista italiano portava avanti politiche a favore dei lavoratori, delle politiche sociali e a sostegno delle fasce più deboli. Era considerato il partito dei lavoratori, poi tutto è finito.

Quando c’era il Partito comunista italiano portava avanti politiche a favore dei lavoratori, delle politiche sociali e a sostegno delle fasce più deboli. Era considerato il partito dei lavoratori, poi tutto è finito. Oggi le sinistre, tra cui rientra il Partito Democratico, sono interessate solo a politiche lobbystiche e a favore dei poteri forti, mentre quella che era la loro fascia elettorale, è stata abbandonata.
Sentire alcune sere fa Bersani dire che se lui fosse al governo farebbe un provvedimento a favore degli ius soli, anche se il popolo italiano non è d’accordo, fa ridere. Fa ridere perché è questo atteggiamento, anche arrogante e senza democrazia, che ha portato la sinistra a scomparire.
A nessun cittadino italiano interessa lo ius soli, poiché hanno tanto di quei problemi che non sanno come risolverli, e Bersani ha fatto un ulteriore autogol che spedirà la sinistra fuori da tutti i punti di comando.
Come fa repulsione sentire tutti gli attori di sinistra, compresi quelli del PD, contestare il reddito di cittadinanza. Gli italiani sono alla canna del gas, attendono che qualcuno pensi a loro, sentire chi di sinistra vuole vivere parlare contro il reddito di cittadinanza, li allontana sempre di più da tutti quelli che sbandierano gonfaloni di sinistra. Dovrebbero favorirlo, invece lo contestano e sono pronti a fare una campagna elettorale contro il provvedimento, addirittura c’è chi chiede persino il referendum. Nessuno degli attori di sinistra si rende conto che sbagliare è umano, ma sbagliare sempre è da sciocchi.