Fra qualche settimana si votano le amministrative in molti comuni italiani. Anche questa volta il M5S è presente in pochi comuni e non in tutti quelli chiamati al voto. Queste amministrative saranno anche un banco di prova per indicare lo stato di salute del M5S. C’è da dire che finora, dopo le elezioni politiche, il movimento non riesce a decollare, soprattutto non riesce a smarcarsi sia dal PD sia dalle politiche di sinistra. Purtroppo Giuseppe Conte non comprende che questo movimento non è più quello della prima primavera, oggi è un altro movimento, e non piace più a quell’elettorato che gli diede il 33%.
Ci vuole la svolta. Per ottenerla bisogna dare uno scossone definitivo dando vita a un’area moderata capace di raccogliere voti in quell’area liberale della vecchia Democrazia Cristiana. Quell’area che aveva idee sociali come quelle messe in campo dal movimento nei due governi Conte. Bisogna ripartire da lì per ricostruire il movimento. Invece Conte continua ad inseguire le politiche di sinistra fatte di ecologismo impazzito, immigrazione e accoglienza che l’Italia non può più permettersi, politiche sul lavoro che sono lo specchio del fallimento della sinistra e che stanno travolgendo anche il movimento. Tutti argomenti che ormai agli italiani non interessano più e si è visto alle ultime elezioni politiche. Cinque anni sono lunghi, quindi è necessario incominciare adesso a dare una svolta, e non attendere le prossime elezioni politiche. Il M5S va cambiato radicalmente, altrimenti la strada è già segnata, e porta alla definitiva scomparsa di un soggetto politico che ha avuto la sua gloria ma ora non sa ammodernarsi.