Categories: Cronaca

Il problema è la Lombardia, è la Wuhan italiana, è lì che bisogna intervenire

Nessuna polemica, per carità, è un momento tristissimo, ma a questo punto bisogna dire le cose come stanno, altrimenti non si comprende il senso di tutti questi sacrifici che l’intero popolo italiano sta facendo.
La Lombardia è il maggior focolaio d’Italia. Solo in Lombardia ci sono stati 10mila morti, e il maggior numero di contagiati. Gli errori iniziali sono stati tanti, a partire dalla famosa frase Milano non si ferma. È stato un danno enorme per l’intera regione. Ormai abbiamo superato abbondantemente il mese di quarantena in tutta la nazione. Le regioni del sud hanno risposto bene, oggi i numeri dei contagiati iniziano a scendere considerevolmente. La prima regione che potrebbe ottenere contagi zero è la Campania seguita anche dal Veneto. Ma il problema resta sempre solo e soltanto la Lombardia. È vero che i contagi scendono lievemente in alcune giornate, ma in altre ritornano a salire, come sono altalenanti i decessi. Quindi significa che la situazione ancora non si è stabilizzata per far sperare di arrivare in breve tempo al contagio zero. Essendo la Lombardia il maggior focolaio d’Italia, lì si può ripartire solo e soltanto se si ottiene il contagio zero, altrimenti il rischio di un ritorno può essere più che concreto e pericoloso.
Lo stesso assessore lombardo Gallera ieri in conferenza stampa ha detto che ora preoccupa Milano. “A Milano la situazione è stabile, anche se la linea continua ad oscillare – ha detto Gallera durante la consueta conferenza stampa per presentare il bollettino con i dati del giorno – Dobbiamo insistere ancora di più, anche se nell’ultima settimana gli spostamenti dei cittadini si sono ridotti maggiormente stando all’analisi dei flussi che arrivano dalle celle telefoniche”.
Purtroppo prima c’è stata una grande leggerezza da parte dei milanesi, quindi ora si paga lo scotto delle settimane iniziali. Ma, il problema che bisogna capire, è che la Lombardia è la Wuhan italiana, come tale va considerata anche con norme più restringenti, altrimenti dall’inferno non ne esce facilmente. Finora l’Italia si è fermata tutta, ma da qui a qualche settimana la regionalizzazione della quarantena è l’unica strada da intraprendere, quindi per la Lombardia non può che continuare la zona rossa. Anche se l’unica soluzione sarebbe chiuderla per quattordici giorni del tutto, facendo scendere di molto i contagi come sta succedendo anche in altre regioni.

Redazione

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