Categories: Cronaca

Il teatro totale di Franco Cutolo tra arte e letteratura

NAPOLI -Grande estate al Maschio Angioino, prestigiosa cornice per una serie di spettacoli di musica e di teatro che si alterneranno nel cortile interno fino a fine settembre.
In questo suggestivo scenario è andata in scena la commedia in due tempi, liberamente tratta dal DECAMERON di Boccaccio, La festa dei folli. In un medioevo fantastico, una compagnia di saltimbanchi celebra una festa riconducibile ad una sorta di carnevale.
Il regista, Franco Cutolo, ha così scelto alcuni racconti emblematici tratti dalla nota opera letteraria, offrendo una sorta di panoramica sull’Italia di ieri e di oggi. Intense le musiche di Angelo Branduardi, rielaborate da GiovanBattista Cutolo.
Nel teatro totale del regista, tutto ha lo stesso – preziosissimo – valore: il testo, gli attori, la scenografia, la musica e persino gli utensili.
L’obiettivo della rappresentazione è quello di creare uno spettacolo in grado di utilizzare al meglio tutte le espressioni artistiche.
Non a caso, “L’apoteke dell’attore” è una sorta di laboratorio permanente che ripropone il metodo della bottega con il desiderio di far conoscere alle persone il mondo teatrale con una maggiore consapevolezza, insegnando il mestiere – dell’attore in questo caso – come è ed era d’uso nelle botteghe.
L’iniziativa è stata sviluppata e portata avanti con passione dalla compagnia Li Febi Armonici e dal regista Franco Cutolo, che vanta una decennale esperienza in questo campo.
In una società caratterizzata da una progressiva perdita del senso civico, alla Compagnia è sembrato importante far risuonare ancora una volta la voce di Boccaccio.
Un modo per riflettere, per ricordare che possediamo tesori linguistici, paesaggistici e culturali di rara bellezza.
Straordinaria la prova recitativa offerta dal cast, composto da: Peppe Parisi, Giovanni Martino, Maria Russo, Rino Palomba,Luca Adelfi, Rosaria Io, Lea Romano, Michele Ippolito, Giulia Battinelli, Marcello Bonanni, Carmelina Carabellese, Andrea Mazzarella, Giuseppe Villano, Pia Castiello, Caterina Magno, Giancarlo Tramontano, Andrea Ciliberti, Lello Russo.
La festa dei folli è iniziata con un tripudio di suoni e colori capace di coinvolgere immediatamente il pubblico.
Ricco di riferimenti coltissimi, lo spettacolo veicola dietro l’apparente leggerezza un significato profondo.
Con questa rappresentazione, la Compagnia ha avuto l’ambizione di suscitare nelle nuove generazioni curiosità e amore per la storia del nostro territorio e per la grande lezione umana del Decameron.

Redazione

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