Immigrati: i fatti di Benevento danno ragione a Salvini

ROMA – Che dire, Salvini ha pienamente ragione a mettere delle regole sull’immigrazione. I fatti di Benevento gli danno pienamente ragione: sugli immigrati ci si guadagna bene e sono in tanti a guadagnarci, a partire dai scafisti che li portano in mare, chi li raccoglie, per finire a chi li accoglie e li usa per scopi economici. Forse anche per questo gli italiani, nonostante le chiacchiere fuori luogo degli uomini e donne di sinistra, sono tutti a fianco di del ministro Salvini su questa delicata questione.
Mafia capitale diede il primo assaggio del business sui migranti, ma ieri a Benevento è successo una cosa analoga: con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, falso, corruzione, e altre contestazioni, è finito ai domiciliari Paolo Di Donato. L’uomo, denominato ormai il re dei rifugiati, aveva costruito un impero sulla gestione dei migranti con tredici centri d’accoglienza per un totale di 800 richiedenti asilo. Secondo l’accusa avrebbe truffato lo Stato con la presunta complicità di funzionari pubblici. Nel dettaglio avrebbe percepito contributi anche se molti rifugiati che risultavano ospiti delle sue strutture erano andati via da un pezzo. Ció che è emerso per i pm era un “sistema criminale” che faceva affari sulle assegnazioni pilotate dei migranti, sul sovraffollamento dei centri, sulla falsa attestazione di presenze degli ospiti, con la connivenza di alcuni pubblici dipendenti.
Dopo questa ennesima vicenda giudiziaria gli italiani stanno prendendo sempre più coscienza che Salvini ha ragione a fermare gli sbarchi e mettere i veti in Europa, che finora non sono mai stati posti dai governi del PD. Sulla pelle di queste persone c’è un grande interesse di persone irresponsabili, oltre ad esserci un grande interesse anche delle mafie. Insomma, sono troppi gli interessi economici che girano intorno all’immigrazione, ed è chiaro che questa mattanza umana va fermata ad ogni costo. E se la sinistra attacca, essi vanno ignorati perché finora sono stati inconcludenti e non hanno prodotto nulla per garantire a queste persone di vivere bene nelle loro patrie.