Immigrazione, Salvini: “Investire nei Paesi di provenienza”
ROMA – «L’Africa può essere una grande opportunità, non solo un problema, se si passa dalle parole ai fatti». E’ chiaro l’invito del ministro dell’Interno Salvini rilanciato nel corso della conferenza stampa a Vienna al termine della Conferenza sulla sicurezza e la migrazione – Promuovere il pa…

ROMA – «L’Africa può essere una grande opportunità, non solo un problema, se si passa dalle parole ai fatti». E’ chiaro l’invito del ministro dell’Interno Salvini rilanciato nel corso della conferenza stampa a Vienna al termine della “Conferenza sulla sicurezza e la migrazione – Promuovere il partenariato e la resilienza” tra i ministri dell’Interno europei.
Ed in questo senso, prosegue il ministro, «L’Italia ha provveduto direttamente alla fornitura di motovedette, uomini, addestratori perché se avessimo aspettato staremmo ancora all’anno zero. Occorrono soldi, progetti ed investimenti».
Il ministro ha, poi, presentato delle proposte. «Ogni nuovo accordo commerciale fatto con paesi terzi deve, obbligatoriamente, prevedere clausole di rimpatri volontari e accettazione degli immigrati in partenza». Inoltre, «occorre conoscere porti sicuri e Paesi sicuri per evitare un proliferare di domande di asilo senza nessuna motivazione». Su quest’ultimo punto il ministro ha tenuto a precisare come «i dati italiani dicono che, nelle ultime settimane, solo tre domande su dieci vengono accolte, vale a dire che sette domande su dieci vengono respinte dalle commissioni prefettizie». Tutte queste domande, precisa, «hanno dei ricorsi palesemente infondati, per guadagnare tempo, a carico e a spese dei contribuenti italiani ed europei».
«Intendo lavorare per risolvere i problemi e ridurre il numero dei morti. I trafficanti di esseri umani reinvestono i loro proventi in droga e armi. Quest’anno in Italia, grazie alle nostre politiche, gli sbarchi si sono ridotti: dai 100 mila dell’anno scorso ai 20 mila di quest’anno».
Tra i dati si legge ancora che tra le prime nazionalità delle domande di asilo esaminate quest’anno in Italia ci sono: Nigeria, Pakistan e Bangladesh. Poi, a seguire: Senegal, Mali, Ucraina e Gambia. «Non si parla, quindi, solo di Africa – afferma Salvini – ma anche di problemi asiatici».
«Il governo italiano – conclude -sta già lavorando per avere accordi di sviluppo e crescita con i Paesi di provenienza di questi ragazzi».