ROMA- Ogni giorno mi imbatto in leggi, leggine, leggioni, un groviglio di regole messe su “dall’affarista” classe dirigente italiana per dare un indirizzo al popolo. Indirizzo che non fa altro che inguaiare il popolo. Si può dire a gran voce che in Italia chi non ha nulla è un uomo libero.
E sì, libero da ogni vincolo, da ogni laccio e lacciuolo delle leggi italiane, che vincolano il cittadino e lo rendono schiavo del potere politico. Gli elettori eleggono per avere in cambio attenzioni da parte degli eletti. Gli eletti una volta nella sala di comando fanno leggi inutili e controproducente per la vita di ogni singolo cittadino.
Tre governi “abusivi” hanno fatta delle leggi schifose che privano i cittadini della piena libertà. Governi precedenti ai tre abusivi, hanno fatto altrettante leggi che hanno posto il cittadino ad una schiavitù fiscale inaudita. Oggi l’italiano è spiato in tutto e per tutto. Ha perso la libertà. Tra un po’ perde anche la libertà sulla sovranità popolare.
In Italia tutto ciò che hai diventa una tassa di possesso. Per lo stato stai possedendo, nonostante sia tuo, un qualcosa che se vuoi tenerlo devi pagare. Cosa più inaudita, che lo stato continua a tassare tutto ciò che hai e lo fa in maniera becera, tanto da renderti la vita impossibile, visto che devi lavorare per pagare quello che tu hai acquistato con enormi sacrifici. Cosa ancora più paradossale, anche se non hai un lavoro, su quello che hai devi pagare. Insomma, per non farla lunga, quello che succede in Italia è fuori ogni logica: le tasse si pagano per aver in cambio servizi, mentre in Italia le tasse si pagano in maniera sproporzionata, ma in cambio non si ha nulla, anzi, tolgono.