ROMA- Nessuno vuole ammetterlo: l’attuale crisi è la scellerata decisione di creare quel mostro che si chiama euro, e quella più assurda di creare prima la moneta unica e poi l’Europa politica. Per creare la moneta unica ci volevano ancora 30 anni. Bisognava creare gli stati uniti d’Europa attraverso un parlamento europeo che avesse dei poteri decisionali come il congresso americano. Solo dopo questo passaggio delicato, si poteva intendere finita una missione in grado di poter portare l’Europa verso la moneta unica. Sono stati accelerati i tempi e non si capisce perché.
L’Europa unita esiste soltanto sulla carta. Esiste per modo di dire. È un modello tutto sbagliato. Continua ad essere ancora più sbagliato obbligare stati ormai sfiniti a dare sempre di più. Se una persona ha il fisico per correre dieci chilometri, all’undicesimo va in affanno, al tredicesimo quasi non si mantiene più sulle gambe, al quattordicesimo chilometro crolla del tutto. La stessa cosa vale per questa Europa: i popoli che compongono l’Europa unita, la stragrande maggioranza di essi sta per crollare sotto il peso dell’austerità imposta dall’Europa a trazione Merkel. Nessuno afferma la verità ai propri cittadini. Nessuno si esprime con sincerità e ammette di aver sbagliato. Continuano in una missione che sta diventando disastrosa, ma continuano a difenderla quando, poi, la verità è ben altra.
L’euro è il male assoluto di un disastro che ormai sta prendendo dimensioni apocalittiche peggiori della seconda guerra mondiale. La povertà, disoccupazione, mancanza di risorse economiche sufficienti, debito pubblico, sono problemi comuni dei paesi membri. Si salvano quei paesi che sono fuori. Chi ha ancora la sovranità monetaria, riesce a contrastare autonomamente l’attuale crisi e ne esce bene. Noi abbiamo perso la cosa più preziosa: la sovranità monetaria. Rischiamo di perdere anche la sovranità popolare, allora a quel punto veramente possiamo dire che siamo vittime indifese di un sistema che sta spostando l’asse verso una nuova egemonia di potere al quale nessuno può dire no. L’Europa non va, lo sanno tutti, ma tutti lo nascondono. I cittadini inermi subiscono in silenzio, in attesa che arrivi al più presto la catastrofe definitiva, per poi riprendersi di nuovo il paese in mano per rimetterlo in piedi dopo che una classe politica della prima e seconda repubblica, del tutto irresponsabile, l’ha portato alla rovina.
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