Israele, svolta storica | Hamas libera tutti gli ostaggi: l’abbraccio delle famiglie e il ritorno a casa

Israele, svolta storica da parte di Hamas: liberati tutti gli ostaggi. L’abbraccio delle loro famiglie ed il ritorno a casa

Dopo ben 737 giorni di prigionia Hamas ha deciso di rilasciare gli ostaggi israeliani, quelli ancora vivi. Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media provenienti da Gaza pare che i primi sono stati consegnati alle squadre della Croce Rossa.

Il trasferimento è avvenuto nel nord della Striscia di Gaza. A Tel Aviv, invece, almeno un centinaio di persone si sono radunate in piazza per seguire lo streaming di questo evento.

Questi i nomi degli ostaggi rilasciati: Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune.

Nel momento del rilasciato l’Air Force One è atterrato, da qualche ora, all’aeroporto di “Ben Gurion”. A bordo il presidente degli USA, Donald Trump. Quest’ultimo ha definito la situazione con una frase netta e che, allo stesso tempo, è destinata a fare la storia: “La guerra è finita“.

Israele, rilasciati gli ostaggi: gli ultimi aggiornamenti

Donald Trump rimarrà in Medio Oriente per mezza giornata, con tappe in Israele ed Egitto. Secondo quanto annunciato dal portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, il presidente sta seguendo in diretta streaming il rilascio degli ostaggi.

In una nota Hamas ha confermato il proprio impegno in merito all’accordo raggiunto sul rilascio. Condizionando la prosecuzione alla reciproca osservanza da parte di Israele. Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha definito questa giornata di “grande speranza e grande preghiera“. Con la speranza che tutti gli ostaggi possano fare il loro ritorno a casa e che nessuno venga lasciato indietro.

Israele, rilasciati tutti gli ostaggi da Hamas

Il rilascio è stato pianificato in due fasi: uno alle ore 8 (7 italiane) e l’altra tra le 9 e le 10 del mattino. Proprio come confermato dai media israeliani. Per agevolare le operazioni l’IDF ha comunicato che la Croce Rossa si sta dirigendo verso il punto d’incontro nel nord della Striscia di Gaza.

Nel frattempo, però, aumenta la tensione sul terreno mediatico e politico. In quel di Tel Aviv, infatti, molte persone si trovavano già in piazza all’alba, in attesa ovviamente del momento cruciale.