Estate 1946 . New York (Stati Uniti d’America) . L’euforia per la vittoria riportata nel secondo conflitto mondiale pervade gli abitanti della “Grande mela” , predisponendoli al divertimento . Quindi , all’ingresso del Radio City Music Hall , teatro nei pressi di Time Square , una folla di spettatori in coda attende di entrare per assistere allo spettacolo del giovane comico Jerry Lewis . L’attore , raggiunto il camerino dall’entrata laterale dell’edificio , appena sedutosi su una sedia posta dinanzi a uno specchio , apprende dal direttore del tempio della commedia musicale che l’attore “spalla” non sarà in scena a causa di un contrattempo . Lewis , congedato il direttore , montato su tutte le furie , si alza di scatto e prende a passeggiare nervosamente su e giù per l’angusta stanza , quando d’un tratto , qualcuno bussa alla porta . “Avanti ! ….e chi diavolo è adesso ? … ” , si domanda perplesso . “Sono Dino…Crocetti ..Dean Martin !…. ” , risponde l’amico cantante di origini italiane , aggiungendo : “Passavo di qui e mi sono detto : “Perchè non vai a trovare il vecchio Jerry , visto che non se la passa poi tanto male ? … “” . ” Oh , mio Dio , grazie ! …l’uomo giusto al momento giusto !…vieni Dean , entra pure ! … ” , esclama l’attore comico . “Eccoti qui , razza di volpe del palcoscenico ! ….avevo ragione o no ? …. Te l’avevo detto che ce l’avresti fatta ad arrivare a Broadway ! …. ” , commenta Dean Martin . “Anch’io avevo ragione quando ti dicevo che quel giorno saresti stato al mio fianco ! ….Caro Crocetti ti comunico che stasera debutterai sul palcoscenico del Radio City Music Hall …adesso corri a prepararti , perchè hai davvero poco tempo a disposizione ! … ” , lo avverte Lewis . “Cosa ? , che significa , Jerry ? ….se è uno scherzo , è davvero di pessimo gusto !… Io sono venuto qui con le migliori intenzioni , volevo vederti all’opera , ammirarti , applaudirti e tu mi ripaghi con una sgradevole presa in giro ? …. ” , Martin ammonisce l’amico . “Scherzo Dean , quale scherzo ? , non c’è nessuno scherzo ! …Amico mio , è tutto vero ! …il tipo che doveva farmi da spalla non si è presentato e così tu prenderai il suo posto e potrai finalmente cantare le tue canzoni davanti a un pubblico di intenditori !…Allora , che ne dici , pensi ancora che io ti abbia preso in giro ? … ” , domanda Jerry Lewis . “No , Jerry ! …Sono onorato e ti ringrazio dal profondo del mio cuore per l’opportunità , ma non credo sia il caso , insomma , io non sono ancora pronto , rischierei di fare una figuraccia e di rovinare lo spettacolo , compromettendo la tua carriera ! …. I critici , oh vedessi Jerry ! sono tutti lì , seduti in prima fila e sono così entusiasti di te e dei tuoi sketches che già ti definiscono : “Il regista totale” !…Io , invece , non sono nient’altro che uno sconosciuto con una voce gradevole e intonata …non sono abbastanza , non posso starti accanto sulla scena …. davvero non posso , non chiedermelo ! …. ” , si schermisce il cantante italo-americano . “Dean , ascolta e ricorda sempre ciò che sto per dirti : sono rimasto talmente affascinato dalla tua persona in questi anni di conoscenza e di amicizia fraterna che non ho fatto altro che guardarti dentro e sai cosa ho visto ? … che sei così buono e così bravo che mai nessuno potrà pagarti a sufficienza per quanto vali !… “
“Dopo la mia prima apparizione teatrale a cinque anni lo show business mi entrò nel sangue , insieme alla solitudine . Sentivo , sapevo che Dio mi aveva dato qualcosa : il senso dell’umorismo ” . Con queste parole , pronunciate nel corso di un’intervista rilasciata nel 2013 , a un conduttore della televisione americana , Jerry Lewis rievocava gli inizi della sua carriera . Joseph , questo il vero nome del comico , nacque a Newark (New Jersey) il 16 marzo del 1926 dagli attori di vaudville , di origini russe e di religione ebraica Daniel e Rachel Levitch . Trascorsa la prima infanzia girando con i genitori per i piccoli teatri della provincia americana , debuttò sul palcoscenico nel 1931 , all’età di cinque anni , come componente di un coro . Affidato a una zia , frequentò un collegio a Irvington , dilettandosi a imitare compagni di classe e insegnanti. Espulso per aver picchiato un professore che parlava male degli Ebrei , abbandonò gli studi iniziando a lavorare come commesso , magazziniere , facchino di albergo e maschera in un cinema-teatro di Brooklyn . Notato da un impresario di Broadway mentre negli intervalli dei vari spettacoli improvvisava scenette in cui imitava le movenze di cantanti famosi , nel 1944 fu ingaggiato da una compagnia per una tournèe nei teatri di Stati Uniti e Canada . Finita la seconda guerra mondiale , per combattere la quale non fu arruolato , avendo un timpano perforato , nell’estate del 1946 fece esordire , nel corso di un suo show , il cantante e amico di origini italo-americane Dino Crocetti ( Dean Martin) , conosciuto qualche tempo prima . Nel decennio Cinquanta , stretto un sodalizio artistico con l’interprete di “That’s amore” , realizzò recitals in teatri e night club e girò commedie prodotte dalla “Paramount Pictures” quali : “La mia amica Irma” e “Morti di paura” , del regista George Marshall , “Irma va a Hollywood” e “Attente ai marinai!” , di Hal Walker e “Il nipote picchiatello” , di Norman Taurog . Il duo , stimato dai critici perchè considerato innovatore della comicità , fu protagonista finanche di un fumetto : “Le avventure di Dean Martin e Jerry Lewis” . Separatisi il 25 luglio del 1956 durante uno spettacolo al “Copacabana” , locale di New York , per via di incomprensioni (Martin dichiarò di essere stufo d’interpretare il ruolo di “spalla” ) , i due proseguirono separatamente la loro attività artistica . Lewis , riscosso successo di pubblico e di critica con le pellicole esilaranti del regista Frank Tashlin “Hollyood o morte !” , “Il balio asciutto” e “Il Cenerentolo” , si cimentò nella regia e nella sceneggiatura . Attore e regista delle sue pellicole , nel decennio Sessanta girò commedie dai costi di produzione limitati e con tecniche di video-montaggio innovative che gli consentivano di rivedere il girato in tempo reale come “Ragazzo tuttofare” , “L’idolo delle donne” , “Il mattatore di Hollywood” , “Jerry 8e3/4” , “Le folli notti del dottor Jerryll” , “I sette magnifici Jerry” e “Il ciarlatano” . Osannato dai critici europei , in particolare dal francese Robert Benayoun che scrisse : “Considero Jerry Lewis , da quando è morto Buster Keaton , il maggiore artista comico del nostro tempo . Rispecchia perfettamente i tempi in cui viviamo e contemporaneamente li dileggia . Trovo inoltre sia l’unico regista al giorno d’oggi che cerchi di sperimentare qualcosa di nuovo e originale , è addirittura meglio di Charlie Chaplin ” , negli anni Settanta sparì momentaneamente dai set cinematografici , non disdegnando però quelli teatrali . Infatti , ricongiuntosi a Dean Martin , nel 1976 prese parte a uno spettacolo canoro interpretato dallo stesso Martin e da Frank Sinatra. Ideatore di Telethon , maratona televisiva finalizzata alla raccolta di fondi a favore della Muscular Dystrophy Association , associazione che aiuta i malati di distrofia muscolare , nel 1980 tornò a dirigere e a interpretare film come “Bentornato picchiatello” e “Qua la mano picchiatello” . Colpito da infarto nel 1992 recitò piccoli ruoli in pellicole quali “Mr sabato sera” , di Billy Crystal o “Il commediante” , di Peter Chelsom . Premiato sul finire degli anni Novanta con un America Comedy Award e un Leone d’oro alla carriera , nel 2013 è tornato dopo diciotto anni di assenza sul grande schermo nelle vesti di attore protagonista della pellicola di Daniel Noah “Max Rose” . Ritiratosi dalle scene a causa delle cattive condizioni di salute , attualmente vive nel suo appartamento di Las Vegas , circondato dall’affetto dei sei figli avuti dalla prima moglie , la cantante Esther Calonico e dalla seconda , la ballerina Sandee Pitnick , sposata nel 1983 . Convinto che : “La felicità non esiste . Di conseguenza non ci resta che essere felici senza” , qualche anno fa ha rivelato alla stampa : ” Ritengo che Dean Martin non abbia espresso tutto se stesso nelle sue canzoni perchè non era certo del suo valore . Non aveva autostima . Sua madre era una donna brutale che gli aveva dato due soli articoli di fede per cavarsela nella vita : “Prendi sempre , non dare mai” e “Se piangi non vali niente” . Io , in un anno , glieli tolsi dal cervello . Dean parlava con me come un ragazzino che ha bisogno di sfogarsi …. Eravamo perfetti insieme : lui bello , affascinante , io simpatico , goffo , scordinato , ….La verità è che da ragazzino mi venivano sempre in mente frasi divertenti , ma con quella voce banale che mi ritrovavo mi vergognavo di cosa sarebbe venuto fuori se avessi parlato . A diciannove anni , ancora in via di sviluppo , ma con un ciuffo in testa che mi aggiungeva quindici centimetri per via della brillantina , incontrai il primo vero pubblico . Ricordo che indossavo dei pantaloni così attillati che mi bloccavano la circolazione del sangue sulle anche e un maglione di lana cento per cento con su scritto “Irvington High School” un po’ pesantuccio per Atlantic City alle tre del pomeriggio di un giorno di luglio . La verità è che non avevo vestiti , a parte il mio abito blu da palcoscenico , che era già trasparente per il troppo uso . Finchè i pantaloni non ti si logorano sul didietro non sei un veterano … Io compresi di esserlo diventato la notte in cui rimasi a chiaccherare fino alle tre con con Charlie Chaplin. Parlammo dei suoi vizi , dei miei . Gli parlai del lavoro fantastico che facevamo io e Dean e mi disse che noi raccoglievamo l’eredità di Stan Laurel e Oliver Hardy , che eravamo una delle più grandi coppie comiche di sempre” .