Si tratta di una misura unica nel panorama nazionale in vista della ripresa delle attività e che – spiega la presidente della Regione – “parla il linguaggio della fiducia”. La regione Clabria ha puntato sulla fiducia nei confronti dei cittadini, che finora hanno saputo attenersi alle regole ed hanno portato i contagi ai minimi. Quindi da giovedì in Calabria sarà “consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”. Tra queste, anche il commercio di generi alimentari nei mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti. Sarà consentito anche il commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti.
Per le attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la vendite d’asporto, ma questi stessi locali – bar compresi – potranno anche somministrare sul posto e solo attraverso tavoli all’aperto.
Ma il governo non ci sta e si avvia verso la diffida contro l’ordinanza della Calabria. L’ordinanza, che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio, è stata oggetto di dibattito nel corso del Cdm. Si apre una spaccatura tra governo e regione, anche perché sono tanti i governatore che vogliono contro-venire alle disposizioni imposte dal governo.
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