I Tribunali di Salerno e di Bari hanno sollevato dubbi sulla legittimità costituzionale della pena detentiva prevista in caso di diffamazione a mezzo stampa, con riferimento, in particolare, all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Da qui la decisione della consulta di rinviare di un anno la decisione sulla delicata materia, che priverebbe i giornalisti di un fondamentale sul diritto di cronaca.
La soluzione delle questioni poste, secondo la Consulta, “richiede una complessa operazione di bilanciamento tra la libertà di manifestazione del pensiero e la tutela della reputazione della persona, diritti entrambi di importanza centrale nell’ordinamento costituzionale”. E “una rimodulazione di questo bilanciamento, ormai urgente alla luce delle indicazioni della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, spetta in primo luogo al legislatore”. “In attesa della futura decisione della Corte – spiega ancora il comunicato dell’ufficio stampa – restano sospesi i procedimenti penali nell’ambito dei quali sono state sollevate le questioni di legittimità discusse oggi”.
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