Chi non ricorda il grande clamore che il centrosinistra faceva intorno alla costituzione italiana quando al governo c’era Berlusconi. La sbandieravano al vento in segno di difesa contro le leggi del governo di centrodestra. Rivendicavano la difesa della costituzione ogni minuto. Questo succedeva anni addietro. Gli stessi attori che prima la sbandieravano, ora la calpestano. In questo momento la costituzione più bella del mondo è in agonia, per colpa di chi prima rivendicava il diritto di rispettarla.
Quello che sta succedendo intorno al green pass è una violazione dei diritti del cittadino. Impedire persino di andare a lavoro, minacciando di sospendere lo stipendio, significa che la nostra costituzione non ha più valore. È carta straccia. Proprio il lavoro è il primo punto, eppure oggi viene leso e nessuno lo difende.
Dal dopoguerra questo è il momento peggiore per la nostra nazione. È mancato il sale alla base della democrazia, il contradditorio. Se è fatto di tutto per far veicolare un unico pensiero che dettasse le regole di vita, senza che nessun altro potesse intervenire e contraddire per offrire soluzioni diverse. Quello era il pensiero, e nessuno doveva metterci muso. Tutto il contrario di quello che è la nostra democrazia. Se continuano così, si arriverà al punto che nessuno crederà più alla nostra costituzione.
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