ROMA- l’Europa, quella voluta dai burocrati e dai grandi gruppi bancari, ormai si avvia al fine corsa. Un sistema politico e monetario che ha messo in ginocchio intere nazione, che con la venuta dell’odiatissimo euro si sono impoverite ed indebitate a dismisura. Un segnale che i cittadini europei hanno percepito sin dall’inizio ed ora sentono pesantemente sulle loro spalle.
Ed ecco che un po’ ovunque le destre e i movimenti anti Europa macinano consensi e presto affosseranno il sistema. Ultimo in tempo cronologico è il voto in Austria. Il primo turno delle elezioni presidenziali ha sancito il trionfo dell’estrema destra, e allo stesso tempo ha demolito l’egemonia dei partiti storici. I socialisti ed i popolari si sono fermati a discapito di una destra che è diventata molto forte. Il candidato del partito della Libertà (Fpoe), Norbert Hofer, ha ottenuto oltre il 35% delle preferenze, ed al ballottaggio del 22 maggio sfiderà il verde Alexander van der Bellen, secondo con circa il 21%.
Quindi le speranze dei partiti storici, quelli per intenderci che hanno voluto e sacramentato l’Europa monetaria, ora fanno i conti con il distacco dell’elettorato, che sempre più convinto vota chi può trascinarli via dal baratro in cui si trovano.
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