Ormai il green pass sta andando alla testa a molti. Tra le persone si sta creando una forte sensazione di divisione sociale. La politica sta trattando l’argomento in maniera sbagliata. Ormai si è creata quella deriva sociale che mette gli uni contro gli altri. Questo è un momento delicato per la nazione Italia, dove si apre una strada del tutto anomala che porta ad una repressione sanitaria mai vista finora.
Ieri c’è stata l’uscita di Confindustria che non è piaciuta a nessuno. La proposta lanciata da Confindustria è infatti proprio quella di non permettere di lavorare ai non vaccinati, con il rischio di una sospensione dello stipendio o di un cambio di mansione. In questo senso gli industriali hanno avanzato l’idea di estendere l’utilizzo del green pass anche in azienda, come si legge nell’e-mail inviata dal direttore generale Francesca Mariotti alle strutture di Confindustria.
Questa proposta ha accesso una vibrante discussione. Il primo a dire no alla proposta è stato il presidente della Camera Roberto Fico: “Ho sentito la proposta e non mi trovo d’accordo”, taglia corto. Anche il segretario della Cgil taglia corto è boccia la proposta di Confindustria: “Spero che dietro quella proposta ci sia “il caldo. In questo anno di pandemia i lavoratori sono sempre andati in fabbrica in sicurezza – aggiunge -Rispettando i protocolli e le norme di distanziamento. Non sono le aziende che devono stabilire chi entra e chi esce”. In un’intervista alla “Stampa”, il leader della Cgil continua: “Certamente una scelta di questo tipo la può compiere solo il governo. I lavoratori sono stati i primi, durante la pandemia, a chiedere sicurezza arrivando addirittura allo sciopero per ottenerla. Io mi sono vaccinato e sono perché tutti si vaccinino. Ma qui, diciamolo, siamo di fronte a una forzatura. Non va mai dimenticato che i lavoratori sono cittadini e hanno i diritti e i doveri di tutti i cittadini. Confindustria, piuttosto, si preoccupi di far rispettare gli accordi contro i licenziamenti”.
L’approccio col green pass è tutto sbagliato. Anche perché bisogna capire fin dove è sicuro al cento per cento per chi lo ottiene. Stiamo parlando di uno strumento deciso dalle istituzioni politiche, ma attualmente nessuno smentisce il fatto che chi è vaccinato può contagiarsi e contagiare, quindi lo strumento sembra più una via per indurre le persone a vaccinarsi se vogliono vivere liberamente.