Sab. Apr 1st, 2023

ROMA- Si dice ogni giorno che l’Italia è uscita dalla recessione, che siamo ripartiti, che siamo un paese solido, che le banche sono solidissime, che il lavoro va bene, insomma, i politici dicono tante minchiate che spesso le fanno anche credere.

Ma restano minchiate, perché la realtà dei fatti è completamente diversa. I numeri, quelli veri, dicono le cose diversamente. Come toccare la realtà con le mani, ti fa capire come sono “arroganti” i politici italiani.

In Italia circa 7 milioni di persone sono costrette a vivere con “gravi privazioni materiali”, definizione istituzionale di poveri – Lo rileva l’Eurostat. Mentre in quasi tutta Europa la povertà nel 2015 è scesa, in Italia è aumentata. Stanno diventando poveri anche quelle persone che stavano bene. Una società che è sprofondato sotto il peso della crisi economica e non riesce più ad uscirne. Con una tassazione incredibilmente alta che ha reso la vita impossibile a tutti.

Per Eurostat, si tratta di persone che non possono affrontare una spesa inaspettata, permettersi un pasto a base di carne ogni due giorni, mantenere una casa. Insomma, questo è il risultato della venuta dell’euro, dove l’Italiano medio prima stava bene è precipitato nella povertà per colpa dell’Europa e dell’euro.

In generale sono poveri soprattutto i genitori single” (17,3% del totale Ue) e gli adulti senza compagno (11%). Poco meno della metà degli italiani (circa il 48%) non può permettersi la spesa di una settimana di vacanza lontano da casa. Il dato relativo al 2015, in lieve calo rispetto ai due anni precedenti, è peggiore di quelli della Polonia e della Spagna.