Sembra che a nessuno interessi fermare questa guerra. Ma quello che può succedere al nostro paese ha contorni imprevedibili in questa prima fase del conflitto. Ma dopo può causare enormi danni alla nostra economia già ampiamente in affanno per colpa dell’epidemia.
Noi non siamo indipendenti in termini di energia, quindi la decisione di imporre l’embargo sulle forniture di petrolio russo peggiorerà l’equilibrio energetico in Europa ma, soprattutto, in Italia. Ma oggi non è solo il gas o il petrolio a creare apprensione su quello che può succedere più avanti. Malauguratamente la guerra dovesse prolungarsi, la situazione per l’economia italiana potrebbe peggiorare, portandoci persino al razionamento per arginare la deriva dell’approvvigionamento. Cosa già ampiamente avvertita da draghi alcuni giorni fa.
Infatti non è solo il gas a preoccupare, ma anche le materie prime che noi importiamo dalla Russia e dall’ucraina, possono rendere difficile la vita delle imprese italiane, causando un vuoto di materie prime per continuare a produrre. Grano, Mais, Girasole e altre materie prime per l’industria, sono i fattori di crisi che possono portare l’economia italiana a dover subire un contraccolpo di non poco conto. L’economia potrebbe diventare traballante se le industrie fermassero la produzione per mancanza di materie prime.