Oggi ricorre il trentesimo anniversario della prima Giornata mondiale della libertà di stampa, istituita per ricordare ai governi il loro dovere di sostenere la libertà di espressione. Tuttavia – come riporta Rai News – secondo il rapporto di Rsf, l‘ambiente per il giornalismo è considerato “cattivo” in sette Paesi su 10 e soddisfacente solo in tre su 10. L’indagine valuta lo stato dei media in 180 Paesi e territori, esaminando la capacità dei giornalisti di pubblicare notizie di interesse pubblico senza interferenze e senza minacce alla propria incolumità. La libertà dei media è in pessime condizioni in un numero record di Paesi. A dirlo è l’ultimo rapporto di Reporters senza frontiere (Rsf) che avverte: “La disinformazione, la propaganda e l’intelligenza artificiale rappresentano minacce crescenti per il giornalismo”.
“I rapidi progressi tecnologici stanno consentendo ai governi e agli attori politici di distorcere la realtà. La differenza tra vero e falso, reale e artificiale, fatti e artifici si sta offuscando, mettendo a repentaglio il diritto all’informazione”, afferma il rapporto di Rsf. “La capacità senza precedenti di manomettere i contenuti viene utilizzata per indebolire coloro che incarnano il giornalismo di qualità e indebolire il giornalismo stesso”.