ROMA- Ora però bisogna capire perché si sta ostacolando la decisione di due genitori, cosa si cela dietro a questa vicenda triste e dai contorni poco chiari. Da un lato c’è chi è per la vita e vuole lottare fino alla fine, e invece c’è chi vuole arrendersi per forza. Da un lato i genitori di Charlie, che vogliono continuare a sperare, dall’altro proprio i medici che dovrebbero dare la speranza si arrendono. In tempi addietro se tutti si fossero arresi davanti alla bronchite, che a suo tempo era una malattia sconosciuta e incurabile, oggi la bronchite non sarebbe la malattia che è.
La mamma del piccolo Charlie Gard, il bimbo inglese colpito da una rarissima malattia genetica al quale i medici vogliono staccare la spina contro il volere dei genitori, ha chiesto all’ospedale Bambino Gesù di verificare la possibilità di trasferire il piccolo a Roma. L’ospedale britannico che ospita il bimbo ha però risposto che non sarà possibile, adducendo “motivi legali”. “La Santa Sede farà il possibile”, ha assicurato il cardinale Parolin. Sul caso è intervenuta anche la Santa Sede che, ha detto il segretario di Stato Vaticano, il cardinal Pietro Parolin, farà il possibile per superare gli ostacoli legali per il trasferimento. “Cercheremo di dare tutta l’accoglienza al piccolo – ha assicurato – perché proseguano le cure”. E, alla domanda se i genitori siano in contatto con Papa Francesco, il segretario di Stato ha risposto di non avere informazioni al riguardo.