Lun. Set 25th, 2023

ROMA- Siamo il popolo più sbruffone del mondo. Siamo il popolo che sa solo lamentarsi e non reagisce mai. Siamo quel popolo che accusa chi lavora e non chi amministra. Un popolo che basta dargli un piatto di pasta asciutta e una settimana di vacanza, ed è capace di farsi inculare in tutti i modi. C’è un solo aggettivo per descrivere il popolo italiano, ma è indelicato pronunciarlo.

Forse siamo anche un popolo ignorante, ed è proprio la nostra ignoranza che fa grande i politici. Subiamo tutto dalla classe dirigente, ci lamentiamo contro di loro, ma alla fine vincono sempre loro. Ci stanno distruggendo l’anima, eppure questo popolo composto dà un gregge di pecoroni, continua a votarli. Continua a correre dietro a chi li ammazza. Ci comportiamo sempre da italiani, perché siamo italiani abituati a essere schiavizzati. Lo faceva Mussolini ai tempi del fascismo, e il popolo lo acclamava e applaudiva, lo facciamo noi oggi nella repubblica democratica.

Il nostro modo di fare rende i politici italiani potentissimi. Sono venti anni che non cambiamo classe dirigente, che non cambiamo uomini e donne che siedono nei banchi della politica. Continuiamo a correre dietro a personaggi che dovrebbero essere cacciati fuori dal parlamento a calci nel culo. Siamo un modello di popolo che parla troppo ma agisce poco. Ci stanno togliendo tutto: lavoro, casa, sanità,trasporti, strade, assistenza sociale, e tanto altro ancora, e noi continuiamo a fargli applausi. Ecco, siamo un popolo talmente ignorante che non ci rendiamo conto che oltre ad essere stati noi, vecchie generazioni, presi per i fondelli dai politici, stiamo privando anche le future generazioni della dignità. Siamo proprio un popolo di pecoroni ubbidienti.