La paura e crisi economica continuerà a fermare il turismo
Nonostante il mondo tenta di riaprire, sono le persone che hanno il timore di essere contagiate dal coronavirus. La voglia di concedersi una vacanza non manca, ma la paura sta diventando più forte della voglia.

Nonostante il mondo tenta di riaprire, sono le persone che hanno il timore di essere contagiate dal coronavirus. La voglia di concedersi una vacanza non manca, ma la paura sta diventando più forte della voglia. Per capire il fenomeno abbiamo chiesto un po’ in giro se iniziano a salire le prenotazioni nelle località turistiche. Qualche timida segnalazione di prenotazioni, seppur per brevi periodi, inizia ad arrivare, ma manca quella massa che un tempo riempiva tutti gli alberghi, agriturismo, case, delle zone a vocazione turistica.
Si spendono tante chiacchiere a favore del turismo, purtroppo è l’unico settore che paga lo scotto più alto dell’epidemia covid. C’è un altro fattore determinante che rallenta la ripresa turistica, ed è la crisi economica che sta travolgendo le famiglie italiane. Fattore di non poco conto, poiché la mancanza di liquidità nelle tasche dei cittadini impedisce di programmare una breve vacanza. Già gli scorsi anni la vacanza si era ridotta ad una settimana, ora con il covid in corso, la vacanza si riduce a zero.
Il turismo è uno dei settori che rivedrà la luce non prima di un anno. Al momento si può sperare solo in un mordi e fuggi sulle spiagge locali, lì dove i costi sono abbordabili un po’ per tutti. Ma il grosso del settore turistico non riprenderà il suo cammino non prima che il mondo si libera dell’epidemia.