Sab. Giu 10th, 2023

ROMA- Ci sono molte realtà che man mano si va avanti indietreggiano, anche perché in momenti come questi, dove la crisi economiche non permette più nulla di eccesso, il lucco si ferma. Ed ecco che la Pay Tv classica si è fermata. A dirlo è stato Pier Silvio Berlusconi, che durante la presentazione dei palinsesti Mediaset a Montecarlo fa il punto proprio sulla pay Tv.

“La pay classica, con costi di abbonamento mediamente alti e tanti canali lineari, si è un pò fermata. Noi pensiamo che il mercato pay sia destinato a non crescere o a crescere pochissimo. E’ un settore che vive di avvenimenti sportivi che costano tantissimo. L’evoluzione di Premium va verso Infinity, ma parliamo di svariati anni”, ha detto il vicepresidente Mediaset. “Abbiamo ancora la Champions per un anno, poi ci dirigiamo verso un’offerta a pagamento che vive su canali Over the top. Comunque Premium continua a lavorare e anche sulla serie A siamo in gioco. Non abbiamo partecipato alla prima asta perché consideravamo inaccettabile quella divisione dei pacchetti, il pacchetto per il digitale era insufficiente. La prossima volta giocheremo la nostra partita. La nostra avventura nella pay è partita con un obiettivo difensivo – ha ricordato -, quando avevamo tanta banda del digitale terrestre che non sapevamo come utilizzare e tutti i dati parlavano di pay in crescita. Nei primi anni le cose sono andate bene, poi c’è stato un momento di stallo in cui ci siamo detti: o molliamo o facciamo il salto. La mossa di sviluppo non ha funzionato come si pensava perché il mercato pay non è cresciuto: siamo fermi a 6,5 milioni di abbonati totali tra noi e Sky, la metà delle stime che circolavano. Sapevamo comunque che la pay non sarebbe mai stata il nostro core business”.