Possibile la benzina a 3 euro al litro?
La preoccupazione che la benzina arrivi a 3 euro al litro esiste. Non sembra ci
sia nessuno in controllo di questa situazione, e quando non c’è nessuno in
controllo, è difficile fare previsioni e, di conseguenza, le preoccupazioni
aumentano.
Sono dinamiche determinate non soltanto dal conflitto in Ucraina ma da quanto
accade nei mercati internazionali. Questi sono orientati dalle previsioni: il
prezzo del barile di petrolio oggi non dipende dal prezzo con cui un
barile di petrolio viene scambiato oggi, ma sulla previsione di quale sarà
il suo prezzo in futuro (sono i cosiddetti “futures”). Spiega Alessandro
Zavalloni segr. Fegica cisl , intervenuto ai microfoni di Radio Cusano
Campus.
Abbiamo visto cosa comporta una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti
in questo senso: è stato sufficiente che Biden annnunciasse di non prendere più
il petrolio dalla Russia, che la semplice previsione di cosa questa decisione
potesse comportare ha comportato un aumento del prezzo del petrolio al barile
fino a 130 dollari.
L’accisa mobile.
Nel 2008, anche grazie all’azione di associazioni di categoria dei gestori come
la nostra, il governo introdusse un provvedimento che ‘sterilizzava’ l’aumento
dell’Iva sull’effetto dell’aumento dei prodotti internazionali.
Ogni volta che il prezzo di un prodotto aumenta per qualsiasi motivo – come in
questo caso, il petrolio e i prodotti finiti a livello internazionale – aumenta
in percentuale anche l’Iva.
Negli ultimi mesi il prezzo del prodotto finito è aumentato tanto, che ci sono
alcuni centesimi al litro che potrebbero essere diminuiti in funzione del fatto
che è aumentata l’Iva senza che ce ne fosse bisogno o che il governo ne avesse
la volontà. E’ quindi possibile recuperarli grazie a questa legge del 2008, e
chiediamo al governo di adottarla immediatamente.
La speculazione sui prezzi della benzina.
Avevamo già chiesto al governo alcune settimane fa di mettere di nuovo sotto
controllo il prezzzo dei carburanti.
Nel momento in cui ci sono innalzamenti così bruschi dei prezzi internazionali,
è sufficiente una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti per far
arrivare il petrolio a 130 dollari al barile. Ma non finisce qui, perché la
speculazione finanziaria interviene sia sul petrolio estratto (i valori del
Brent e del WTI) ma anche sui prodotti finiti, quindi la benzina vera e
propria. E’ gravissimo che l’Italia, come molti altri paesi, sia dipendente in
questa maniera dal prodotto che arriva dall’estero. Questa è una responsabilità
politica. Quello che sta succedendo è un domino, perché l’aumento dei prodotti
energetici porta all’aumento conseguente di ogni cosa.
Diminuzione dei consumi.
La diminuzione dei consumi si vede nettamente già adesso. La gente fa fatica,
anche perché non è la sola cosa che aumenta: aumenta la bolletta elettrica e
aumentano anche alcuni generi alimentari. Comincia a esserci timore e grande
attenzione da parte dei consumatori. Per i benzinai, avere un prezzo dei
carburanti così alto, tenendo presente che il margine della categoria resta
identico perché fisso al litro (circa 3,5 centesimi), comporta grandissime
difficoltà a livello economico.