In queste ore il popolo italiano dovrebbe rammentare tutte le cose che sono state dette dal 27 dicembre del 2020, quando iniziò la corsa al siero da inoculare velocemente agli italiani. Ricordatelo il tempo in cui ci si invitava a dare fiducia, si giurava che con i vaccini saremmo tornati alla normalità, invece in queste ore c’è il concreto rischio che gli ospedali vadano in collasso. Non solo, può andare in collasso l’intero sistema Italia, per via dell’enorme numero di contagi che obbligano a quarantene per evitare ulteriori contagi. La situazione non è quella descritta in TV o nei TG durante la campagna di vaccinazione. No, purtroppo la realtà che si presenta oggi sta diventando del tutto differente dalle parole dette.
Draghi sta precipitando in un tunnel simile all’agonia del secondo governo di Giuseppe Conte. La luna di miele del premier col popolo italiano pare essere finita da un pezzo. Quella luna di miele iniziale sta per finire, e Draghi ora rischia di finire come i suoi predecessori. Anche perché i partiti prima o poi dovranno svegliarsi da questo incantesimo che gli ha tolto lo spirito politico di prima. Sembra che non hanno più la capacità di decidere, sono fermi, muti.
L’obbligo vaccinale per gli over 50 è l’ultima trovata del governo per fermare l’epidemia. Mentre si sono ignorate troppe alternative in maniera incomprensibile, a partire dalle cure domiciliari e tanto altro ancora, che oggi porta le persone a ricorrere di nuove alle cure ospedaliere. In tutto questo non c’è un briciolo di autocritica sugli errori commessi. Bisogna essere responsabili delle proprie azioni, quando si evidenziano gli errori, allora bisogna avere il coraggio di dire abbiamo sbagliato, e non chiudersi dietro la presunzione di non sbagliare mai.