La Regione dispone di 310 milioni del Pnrr per gli investimenti ma il commissario Occhiuto deve prima di tutto fare i conti con la carenza di risorse correnti, organici e posti letto. I livelli essenziali di assistenza in Calabria a fine gestione governativa sono valutati al di sotto della soglia minima di un punteggio di 160. Il commissario governatore da cinque mesi ha avviato la riorganizzazione del sistema partendo dalla verifica sul debito e dai piani di sviluppo. L’emigrazione sanitaria verso il Nord – spiega il Rapporto Sud del sole 24 ore di venerdì 1° aprile – alla ricerca di prestazioni di qualità, sempre più intensa, ha pesato enormemente sulle casse della sanità regionale già da tempo in grave difficoltà. Il debito della sanità calabrese lasciato dalla gestione del commissariamento gestito dal governo che è durato 12 anni ammonta a 130 milioni.