La scissione nel PD la farà il popolo

ROMA- Renzi ha poco da esultare, quelli che gli hanno dato il primo plebiscito paraocchiale è un gruppo di persone che gira dentro il partito con spirito differente alle vere aspettative.

La scissione nel PD la farà il popolo

ROMA- Renzi ha poco da esultare, quelli che gli hanno dato il primo plebiscito paraocchiale è un gruppo di persone che gira dentro il partito con spirito differente alle vere aspettative. Chi l’ha votato ha seguito solo delle direttive interne che, come sempre, sono gestite da piccoli leader che danno l’indicazione su quale dei candidati concentrare il voto. La vittoria temporanea di Renzi è solo un traguardo interno al PD, ora ci saranno i gazebo, le primarie vere, ed è lì che si gioca la vera partita. All’interno delle sezioni sappiamo benissimo come funziona, quindi c’è poco da gioire.
Ma oltre le primarie, Renzi dovrà confrontarsi con il popolo elettore, quello per intenderci che ha mal digerito i suoi tre anni di governo, fatto di proclami che non hanno dato risposte concrete al paese. Il suo governo è stato il più fallimentare degli ultimi dieci anni. Tutti i provvedimenti sono caduti nel vuoto. Tutto quello che ha fatto, non ha portato nessun beneficio tanto da potergli dare la possibilità di essere ben visto come premier.
È una parte di PD che ha dato fiducia a Renzi, tutto sommato come gliela davano prima del referendum, poi si è visto com’è andata quando è stato il popolo a votare. Il PD non rappresenta più la sinistra del paese, ormai è un partito che può allearsi con chiunque, tanto non ha più un ideale. È un partito verticistico al quale interessa governare alla vecchia maniera democristiana, basandosi sul clientelismo e l’assistenzialismo, basta vedere i provvedimenti del governo Renzi per capire che questa è la strada adottata da Renzi quando ha governato. Ma la vera scissione la farà il popolo italiano, sarà quello il momento che tutti i nodi verranno al pettine, poiché nessuno si può fidare di chi ha già fallito.