Cos’è un tumore? Chi sa cos’è un tumore sono prima di tutti medici e infermieri. Chi lo vive sulla propria pelle sono pazienti e famiglie. Il mondo esterno, chi ha avuto la fortuna di non scontrarsi con questo male, non sa nulla, conosce solo il nome della malattia, per il resto vive nel concetto che si trova distante dalla sua casa. Ma non è così. Siamo tutti paurosamente vittime in attesa del tumore, tutti, nessuno escluso.
Entrare nell’inferno di un cancro significa stravolgere la vita di una persona e di tutta la famiglia: moglie, figli, fratelli, sorelle, anziani genitori, insomma, in quell’inferno non entra solo il paziente entrano tutti. Si sconquassa l’equilibrio di interi nuclei familiari. Si distruggono capitali, poiché dall’altra parte ci sono sempre medici “accattoni” che speculano sulla vita dei malati. A volte vengono chieste somme esorbitanti per un intervento della speranza. I familiari fanno di tutto pur di sperare ancora nella vita di un congiunto. Fanno debiti, vendono immobili, fanno collette in famiglia per dare i soldi al grande professore di turno. Ma è inutile, finora nessuno si è salvato, anche se è stato toccato da scienziati del male.
L’inferno rimane nella casa dov’è entrato. Quando si scopre un tumore inizia un calvario infinito. Ci sono momenti in cui speri, momenti in cui stai per arrenderti, momenti dove l’unico sollievo sono le lacrime. Hai davanti sempre quel mostro che si è impossessato di un tuo familiare e detta le sue condizioni. Si inizia sempre con un piccolo doloricino. Quel doloricino diventa più acuto tanto da indurre ad analisi specifiche. Già le prime analisi danno il responso della tragedia. Tu familiare non ci credi, il paziente viene tenuto all’oscuro, capita sempre così per non farlo preoccupare, ma ognuno inizia il calvario.
Quella persona forte, energica, piena di vita, diventa piano piano un soggetto inerme. Pochi mesi e ti rendi conto che qualcosa sta devastando internamente il tuo familiare. La perdita di appetito, la perdita continua di peso, la sofferenza quotidiana, sono tutti segnali che fanno capire che la morte è vicina. Quel maledetto nemico rosica tutto. La persona diventa una larva. Non ha più forze. Il suo corpo diventa uno scheletro molto prima di essere sepolto. La famiglia che gli sta accanto esaurisce le forze. Vorrebbero fare tutto e di più, ma il tumore è vigliacco, fino all’ultimo ti fa illudere, ma poi arriva inevitabilmente la morte. Alla fine, quella morte, per i familiari diventa un sollievo. Non vedere più quella persona soffrire, dormire nel letto in silenzio, dà una sensazione di pace. Il silenzio della morte porta serenità, chiunque non lo vive, non sa cosa significa non vedere più una persona soffrire. Il tumore è la malattia per eccellenza che provoca più sofferenze. Non girate lo sguardo dall’altra parte, perché nessuno si può sentire protetto, siamo tutte cavie di questo maledetto nemico invisibile.
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