Sab. Apr 1st, 2023

La tasse voluta dal M5S sulla sugar tax non è altro che un nuovo motivo che spingerà i grandi imprenditori ad andare a produrre all’estero per poi venire a vendere in Italia. Da quello che si apprende la tassa tocca la produzione ma non la vendita.

Il premier ha detto che la tassa serve affinchè “si cambino alcune abitudini di vita e i produttori siano orientati a non produrre bevande soverchiamente” zuccherate, ma la tassa scatterà “dal 1 ottobre” così le imprese avranno “tutto l’agio temporale per riformulare le loro linee produttive e rielaborare le loro strategie imprenditoriali”. Quindi anche il premier non parla di vendita ma una tassa sulla produzione, significa che la produzione estera continuerà a portare in Italia quello che vuole finché il nostro paese non metterà dei dazi sullo zucchero. A cosa serve una tassa interna quando poi l’esterno può fare quello che vuole sul nostro mercato?

Un controsenso che penalizza solo la nostra produzione. Le tasse alla produzione non servono a nulla se non fare cassa, oggi se si vuole comprare qualcosa le vendite online, specialmente amazon, consentono di comprare ciò che si vuole. Quindi gli stili di vita di cui parla il premier sono solo una baggianata per fare propaganda. La tassa sullo zucchero è solo uno dei tanti modi per mettere una tassa e fare cassa. Il resto è assoluta propaganda di un governo che ha costruito una manovra inefficace per risolvere i problemi dei cittadini, soprattutto sul lavoro.