La tecnologia che ha distrutto il dialogo in famiglia

ROMA- Forse il sistema è quello che vuole: creare un sipario all’interno dei contesti familiari. La famiglia vera è l’unico strumento perfetto che riesce a creare le condizioni umani e sociali di una società. Ieri ascoltavo attentamente le parole di Papa Francesco, un pontefice che approfondisco giorno dopo giorno e ammiro la sua semplicità nel dire le cose. Parlando della famiglia, Papà Francesco ha detto parole sante: chiudete i televisori e i telefonini quando siete a cena. Come ah ricordato che oggi la famiglia non si riunisce più intorno alla tavola come si faceva un tempo, ed era l’unico modo per consentire ai nuclei familiari di potersi raccontare.
Oggi a tavola ci sono i suoni della TV e il silenzio nascosto dentro i telefonini. La tecnologia ha distrutto il dialogo. I telefonini sono la peggiore scoperta per l’umanità. Che si parlasse solamente, va bene, ma che attraverso il telefono si potesse interrompere il vero dialogo tra le persone, è un male assoluto. allora ha ragione il Papa “Spegnete le Tv e i telefonini e riprendete il dialogo all’interno della famiglia stando seduti a tavola”.
Le nuove generazioni non lo sanno, anche perché i nuovi genitori per primo hanno distrutto l’armonia della tavola. A suo tempo c’era un orario ben preciso per la cena, guai a trasgredirlo, si saltava. Una volta a tavola il papà chiedeva ai figli com’era andata a scuola, chiedeva se ci fossero problemi. Alla moglie, facendo partecipe i figli, chiedeva dei problemi della famiglia. Tutti ascoltavano senza mai interrompere. La famiglia cresce sana e pronta ad affrontare qualsiasi problema si presentasse davanti. Oggi non è più cosi. C’è un senso di smarrimento delle abitudini familiari, dove al centro ci sono solo bisogni da avere subito senza nessun tipo di sacrificio.
Questo tipo di società sta portando solamente alla deriva. È un sistema che non funziona già oggi, prima o poi deve per forza cadere, poiché una volta scomparso definitivamente il dialogo tra le persone, la società vivrà in assoluto silenzio: il silenzio uccide l’intelligenza e favorisce l’ignoranza.