L’abbiamo perso per sempre: l’ultimo addio a Paolo Bonolis | Una famiglia distrutta

Bonolis si apre - quotidianoitalia.it
Da oggi non sarà più lo stesso. Paolo Bonolis apre una grossa ferita in televisione
Da decenni è una delle figure più iconiche della televisione italiana, capace di mescolare ironia, cultura e improvvisazione come pochi altri. Paolo Bonolis non è soltanto un conduttore, ma un vero e proprio simbolo del piccolo schermo.
Un professionista che ha saputo reinventarsi più volte, restando sempre fedele al suo stile inconfondibile: brillante, pungente, a tratti irriverente, ma sempre capace di coinvolgere il pubblico con intelligenza e leggerezza.
Bonolis ha mosso i primi passi in TV negli anni ’80, quando la televisione italiana stava cambiando volto e cercava nuovi volti capaci di parlare a un pubblico giovane. La svolta arrivò con Bim Bum Bam, il programma per ragazzi che lo rese popolare insieme a Licia Colò e al pupazzo Uan.
Era solo l’inizio di una carriera lunga e sfaccettata. Col tempo, la sua parlantina rapida, il linguaggio colto ma ironico e la capacità di gestire tempi e ritmo televisivo lo hanno trasformato in uno dei conduttori più richiesti e apprezzati del panorama italiano.
I programmi di successo
Negli anni, Bonolis ha saputo conquistare ogni fascia di pubblico. Il suo talento si è espresso in generi molto diversi tra loro: dall’intrattenimento comico ai quiz televisivi, fino ai grandi varietà del prime time. Ma ciò che lo ha sempre contraddistinto è stata la padronanza della parola: un modo di comunicare raffinato e mai banale, arricchito da un lessico preciso e da una sottile ironia che lo rende riconoscibile anche a occhi chiusi.
Solo nella seconda metà della sua carriera, Bonolis ha raggiunto la consacrazione definitiva grazie a una serie di programmi che sono entrati nell’immaginario collettivo. Tra questi, Ciao Darwin, un vero fenomeno di costume, in cui la società veniva raccontata con sarcasmo e genialità, e Avanti un Altro!, l’irresistibile quiz che unisce cultura generale e comicità surreale.
Impossibile non ricordare anche Il senso della vita, programma più introspettivo e filosofico, che mostrava un lato inedito del conduttore: riflessivo, profondo e capace di toccare corde emotive.

Il tragico racconto
Negli ultimi anni, però, Paolo Bonolis ha partecipato a numerose interviste e speciali televisivi, mostrando una parte più personale e intima di sé. E proprio in una di queste occasioni, durante una puntata di *Verissimo, condotto da Silvia Toffanin, ha pronunciato parole che hanno lasciato il pubblico senza fiato. Nel salotto televisivo di Canale 5, il conduttore ha raccontato un capitolo doloroso della sua vita privata, di cui pochi erano a conoscenza. Prima del matrimonio con Sonia Bruganelli, e ancor prima della relazione con Laura Freddi, Bonolis era stato sposato con Diane Zoeller, psicologa americana con cui ha avuto due figli, Stefano e Martina.
Un’unione durata circa cinque anni, ma segnata da un episodio drammatico che ha lasciato un segno indelebile. Il conduttore racconta di aver perso suo figlio quando aveva 4 anni. Poi l’ha però ritrovato grazie all’aiuto di Sonia. La confessione di Bonolis fa emergere non solo il dolore di un padre, ma anche la forza di un uomo capace di ricostruire un rapporto familiare apparentemente spezzato. Grazie al dialogo e alla vicinanza della moglie Sonia Bruganelli, oggi il legame con i figli è tornato saldo.