ROMA- In questa forse storica della repubblica italiani, forse la peggiore dal dopoguerra, ci ritroviamo ogni giorno a combattere contro una classe dirigente che ha scardinato due principi fondamentali della costituzione italiana: il lavoro e la casa. I padri costituenti partirono proprio dall’articolo numero uno a parlare di diritti sacrosanti per i cittadini,partendo appunto dal lavoro. Altro diritto fondamentale sancito dalla costituzione è la casa.
Ebbene, negli ultimi 30 anni la classe dirigente italiana non ha fatto altro che uccidere questi due diritti fondamentali per la vita del cittadini. Il primo è il lavoro. Intorno al lavoro sono state fatte tantissime legge che ne hanno affossato il diritto. Il lavoro vero non esiste più, esiste solamente il precariato perenne che non consente di costruire il futuro. Anche l’enorme peso della burocrazia ha impedito di tenere in piedi quel pacchetto essenziale della PMI, tanto che oggi ci ritroviamo con tante imprese chiuse che una volta garantivano occupazione. Il potere politico non ha fatto altro che distruggere quello che c’era di buono nel paese che garantiva la sostenibilità economica di moltissime famiglie.
L’altro nodo importante che ha distrutto l’esistenza delle famiglie è la proprietà. Gli italiani per natura investono tanto sulla casa. Ognuno lavora una vita intera per costruirla o comprarla. Anche la casa è un diritto sancito dalla costituzione, quindi dovrebbe essere intoccabile. Invece è diventato l’inverso, i politici italiani per fare cassa la prima cosa che fanno attaccano la proprietà privato del cittadino. Il problema che la casa diventa anche un fardello in mano al mostro Equitalia, costruito ad arte dai politici italiani, e quasi dopo essersi costruito un bene, proprio per via della casa diventano anche evasori perché non riescono a pagare le tante tasse che i politici richiedono sulla proprietà privata.
Lavoro e casa sono due diritti sanciti dalla costituzione, ma essi non sono rispettati dalla nuova generazione di politici. Il lavoro aiuta economicamente a vivere dignitosamente, la casa garantisce quel tetto che serve per vivere. Ebbene, gli irresponsabili del potere politico hanno demolito proprio questi due principi cardine e primari dei cittadini italiani. Il lavoro è indispensabile e nessuno può farne a meno. La casa non si tocca perché è un bene anch’esso indispensabile e senza non si può vivere.