Mer. Mar 29th, 2023

Secondo i dati Istat sono 4,6 milioni gli italiani in povertà assoluta. Negli ultimi anni sono cresciuti esponenzialmente gli italiani che mangiano alle mense della Caritas. Oggi rappresentano il 42% degli utenti e ammontano a circa 50mila persone. La vita è fatta di alti e bassi, ma ultimamente per una buona parte di italiani è fatta di più passi che alti. Oggi l’unico sostegno a tutte le persone che sono andate in difficoltà economica per via della mancanza di lavoro, sono le mense dei poveri, che svolgono un lavoro magistrale per dare un sollievo a chi ormai non ha più nulla. Quelli che entrano nelle mense della carità sono di diverse estrazioni sociali. Le storie che si incontrano sono diverse, si va dall’operaio sessant’enne che ha perso il lavoro e ormai è vecchio per lavorare. C’è l’imprenditore che è stato travolto dalla crisi e lo stato gli ha portato via tutto. Il pensionato che non riesce ad andare avanti con quel poco che prende di pensione. Insomma, le ragioni della povertà sono molteplici, e fanno capire la dimensione del disastro causato dalla classe politica italiana. È tutto così umiliante che spesso non si riesce a capire come sia possibile che le istituzione non hanno fatto nulla per le fasce più deboli della popolazione. Il governo Meloni ha fatto diventare l’unica misura per i poveri, il reddito di cittadinanza, la peste nera della società italiana. Mentre è stato l’unico strumento che ha restituito un pizzico di dignità permettendo a molti di recuperare una parte di vita. Il nuovo governo dovrebbe invece capire che c’è una fascia di popolazione che si trova in difficoltà economica e non ha alternative per poter vivere dignitosamente, e deve rivolgersi alle mense dei poveri per poter avere un piatto caldo e anche un posto dove poter dormire. Tutti devono lavorare, ma è la pratica che ormai è andata a farsi benedire.  Così chi come noi gira per queste mense, trova persone in fila per poter mangiare. Possiamo affermare che la fame fa più paura di ogni epidemia. L’individuazione delle persone senza dimora che vengono inviate ai refettori viene fatta dai volontari dei Centri di Ascolto, che cercano di trovare una soluzione a chi deve mangiare. Il nostro paese è sprofondato nel nulla: c’è chi sta bene e chi invece non ha nulla da mangiare. Non esiste più la parità sociale che garantisca a tutti di vivere serenamente. Quello che ci gira intorno, la politica lo sa benissimo. Solo chi guarda ciò che avviene, viene colpito nel cuore, perché ormai sono tante le persone che fanno file interminabili per poter solo mangiare. Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana possiamo dire che abbiamo costruito un mondo nuovo. Per concludere: onore a tutti i volontari uomini, donne, ragazzi e ragazze, che donano il proprio tempo per dare una mano a chi soffre.