Categories: Cronaca

Le regionali in Campania sono un ritorno al medioevo

Mancano ancora molti mesi per le prossime regionali in campania. I partiti sono concetrati su i due appuntamenti più vicini, quello delle regionali in Emilia Romagna e Calabria, quindi ancora non sono scesi in campo per l’appuntamento campano. Ma dietro le quinte è già iniziato il corso per strutturare liste per la competizione vera è propria. La partita più grande se la gioca il governatore uscente che, con o senza il PD, vuole essre ancora il protagonista. Sta già lavorando alla formazione di più liste collegate alla sua, partendo proprio dal suo terrotorio più forte, vale a dire la sua Salerno. Dall’altra parte troviamo un centrodestra quasi allo sbando. I nomi che circolano come candidati governatori è quello di Caldoro e Mara Carfagna, anche se quest’ultima ha sempre smentito un suo coinvolgomento in prima persona. Nomi nuovi non sono proposti, è sempre la solita minestra che vede le solite facce pronte a conquistarne un posto al sole in regione. In casa dei 5 stelle di candidati a governatori non si parla. Al momento è solo la solita propaganda del fatto e non fatto, che vede i 5 stelle completamente allo sbando e che difficilmente riusciranno a confermare il numero dei consiglieri uscenti. Il PD in campania è debole, non è quello degli anni addietro. FI è un morto che cammina e non ha la forza che aveva un tempo. La Lega nonostante il successo nazionale difficilmente potrà sfondare il muro di consensi che hanno gli altri. Italia Viva è alle battute iniziali ed è tutta un’incognita. L’unica che in campania, in casa centrodestra, riesce a macinare consensi e’ Giorgia Meloni, che proprio in campania è ben vista, e può rappresentare l’ago della bilancia e spingere per un candidato governatore vicino al suo partito. Nel frattempo a proporsi per una candidatura è tutto il medioevo della politica campana. Tutte vecchie facce che non hanno fatto nulla per i cittadini campani sia in campo regionale sia in quello nazionale. Eppure continuano a farsi avanti come salvatori della patria nonostante gli innumerevoli insuccessi politici. Insomma, in queste battute iniziali non si vede nulla di nuovo, ma tutto il vecchio di un sistema che ha causato enormi danni alla regione campania.

Redazione

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