Sab. Mar 25th, 2023

Quest’anno l’influenza stagionale ha avuto un rallentamento notevole, dovuto maggiormente alle regole per contenere i contagi del covid. L’influenza invernale, infatti, è da sempre stata data per scontata. Infatti ogni anno ognuno di noi si aspetta di prendere la cosiddetta influenza invernale, che spesso inizia a dicembre con picchi fino alla fine di febbraio per poi scomparire nel mese di marzo. Invece quest’anno ci si accorge che non è stato davvero cosi. L’inverno ha fatto superare record minimi per quanto concerne i virus stagionali. 

Numeri sorprendenti quelli rilevati dal monitoraggio epidemiologico InfluNet che parlano di un netto calo dell’influenza stagionale in Italia. La piattaforma, gestita dall’Istituto Superiore di Sanità, indica che per l’inverno 2020-2021 l’incidenza dei sindromi influenzali è palesemente al di sotto della soglia minima. L’analisi di sorveglianza inizia nella 42esima settimana dell’anno precedente e si estende fino alla 17esima settimana di quello nuovo. Soffermandoci all’undicesima settimana del 2021, che corrisponde alla fine del mese di marzo. I dati inviati dai medici “sentinella” circa la frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri pazienti è pari a 1.49 casi per mille assistiti.

Nel 2019-2020 il dato più alto ha invece toccato quota 12.62 casi ogni mille, lo stesso valore nel 2018-2019 ha raggiunto quota 14.06.Il tasso di incidenza registrato nell’ultima stagione è stato il più basso degli ultimi 20 anni e cioè da quando si raccolgono questi dati. Una tendenza segnalata non soltanto in Italia ma anche in altri paesi del mondo e confermata dall’Oms.

Quindi le misure di protezione individuale utilizzate per la difesa dal covid hanno funzionato nei confronti dei virus stagionali. L’influenza stagionale si diffonde allo stesso modo del Covid e cioè attraverso il contatto stretto fra persone: le goccioline del respiro (i cosiddetti droplets) delle persone infette, la saliva, i colpi di tosse o gli starnuti ed anche toccando con mani contaminate occhi, naso e bocca. Indossare la mascherina, tenere la distanza di sicurezza, lavare e disinfettare le mani sono stati dei validi strumenti di aiuto.