Bisogna lanciare una lancia a favore del governo Meloni, anche se non si condividono i modi con cui sta portando avanti le sue politiche immigratorie e anche quelle sociali. Ma sui fatti di Cutro non può essere l’unico responsabile: in mare si muore da un ventennio e si moriva anche quando al governo c’era la sinistra. Sì, proprio quella sinistra che ha sempre fatto politiche di accoglienze a tutti i costi. Ora addossare la colpa al governo Meloni su una strage che ha altre colpe per via di trafficanti senza scrupoli, è fuori luogo.
In questi giorni la sinistra sta dimostrando ancora una volta di fare una propaganda sull’immigrazione come ha sempre fatto. Non è giusto. Si facciano invece politiche che mirino ad impedire a disperati di salire su imbarcazioni fatiscenti e lasciarle partire con mare impossibile. Di queste stragi dobbiamo sentirci tutti corresponsabili. Per prima l’Europa, che in tutti questi anni non ha mai adottato politiche migratorie capaci di smistare i tanti migranti sbarcati sulle sponde italiane.
Quello che urta maggiormente, che nessuno si assume la responsabilità per la morte di bambini innocenti nel mediterraneo. E non succede oggi, succede da anni e anni. Sembriamo tutte anime belle con la grazia di non sentirci mai responsabili di ciò che accade. Invece è un fenomeno che esiste, e proprio su questo fenomeno la sinistra ha costruito le sue fortune, e quando è stata al governo non ha mai fatto nulla per fermare la grande mole di sbarchi che giungevano quotidianamente sulle coste italiane. Si muore oggi, si moriva ieri, e si continuerà a morire finché non si ferma la mano di chi imbarca immigrati sulle carrette del mare.