ROMA – Ci risiamo, questi signori vogliono un parlamento di nominati, non riescono a distaccarsi dal metodo Berlusconi, che mise in campo una legge elettorale dove i capi partito decidevano chi mandare in parlamento e i cittadini erano obbligati a votare solamente il simbolo.
Nella relazione tecnica del Rosatellum bis si legge che “i partiti possono presentarsi da soli o in coalizione. La coalizione è unica a livello nazionale. I partiti in coalizione presentano candidati unitari nei collegi uninominali”. Inoltre “Nessun candidato può essere incluso in liste con lo stesso contrassegno in più di tre collegi plurinominali, a pena di nullità dell’elezione. La candidatura della stessa persona in più di un collegio uninominale è nulla. Il candidato in un collegio uninominale può essere candidato altresì nei collegi plurinominali, fermo restando il limite di tre”.
Per il momento ancora non si conosce in pieno la legge elettorale, questi sono alcuni dettagli della legge. Ma dalle prime avvisaglie si capisce che sarebbe ancora una volta un parlamento di nominati, infatti su 1.045 parlamentari 700 sarebbero nominati e non eletti con il metodo della preferenza piena.
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