Un’altra epidemia si diffonde in Italia ma i suoi effetti sono offuscati dal covid.
L’aviaria si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia, in soli due mesi, ha già fatto registrare 215 focolai, concentrati prevalentemente negli allevamenti del nord della penisola: il Veneto è in assoluto la regione più colpita, in particolare le province di Verona e Padova; segue la Lombardia, con le province di Brescia e Mantova – scrive Il tempo – Ma ci sono stati casi di positività al virus anche in provincia di Udine (una gazza ladra euroasiatica ha infettato il pollame), nel riminese e in alcuni allevamenti rurali ad Ostia Antica. In totale sono morti circa 10 milioni tra tacchini, galline ovaiole, polli da carne, quaglie e faraone, sommando quelli contagiati dall’influenza e quelli abbattuti in via precauzionale. Il virus ora sta dilagando perché è entrato in un’area, quella veneta, densamente popolata dal pollame, con migliaia di allevamenti.