Di Maio ci ha abituato a vederlo esultare ogni qualvolta fa qualcosa. O sale sui balconi, o posta video su facebook. Ed è proprio in un post pubblicato su Facebook il 30 ottobre del 2018, scriveva da capo del Mise: «Whirlpool non licenzierà nessuno e, anzi, riporterà in Italia parte della sua produzione che aveva spostato in Polonia. Sono quindi orgoglioso di dire che ce l’abbiamo fatta: stiamo riportando lavoro in Italia!». Una promessa rilanciata sui social, che ora torna indietro come un boomerang.
Peccato, ieri la stessa Whirlpool in un comunicato ha annunciato che dal primo novembre si fermerà la produzione dello stabilimento di Napoli. Quindi il post di Di Maio era solo una propaganda del momento, ma in effetti non ha risolto nulla. Occhi puntati ora sul governo. Per l’esecutivo giallo rosso di sinistra, e per i Cinquestelle in particolare, si apre una fase ancora più complicata sul fronte del lavoro. L’unica certezza, dopo l’esultanza di Di Maio, che oltre 400 lavoratori dal primo novembre sono in mezzo ad una strada.
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