Con l’euro sono andati bene solo i politici. Oggi una raccomandata costa 15mila lire
ROMA- Abbiamo dato mandato sempre alle stesse persone, e queste persone ci hanno portati nella zona euro consapevoli che sarebbe stata la nostra morte. L’euro è la più grande maledizione che si è abbattuta sull’Italia da quando è nata la repubblica.

ROMA- Abbiamo dato mandato sempre alle stesse persone, e queste persone ci hanno portati nella zona euro consapevoli che sarebbe stata la nostra morte. L’euro è la più grande maledizione che si è abbattuta sull’Italia da quando è nata la repubblica. Questa moneta figlia degli interessi delle lobby, ci sta portando alla rovina e ci trascina ogni giorno verso la povertà.
L’euro è uno strumento monetario che lentamente ci porterà alla morte economica. Chi lo difende ha solo interessi nel difenderlo, perché non ci sono ragioni per difenderlo: ci ha ucciso.
Oggi per fare una raccomandata il costo è di 15mila lire, mentre prima con 5mila lire te ne uscivi. Prima lo stipendio era di due milioni di lire e vivevi benissimo, oggi è di mille euro e sei un povero. Prima le castagne costavano 2mila lire, oggi 5 euro. Un chilo di arrosto bovino 10 /11mila lire, oggi in euro 11 /13 euro al kilo. Il bollo auto prima costa in media 100mila lire, oggi 200euro. Una polizza assicurativa costava in media 300mila lire ogni sei mesi, oggi 400 euro nei casi migliori. Una punto costava 10milioni di lire, oggi una fiat 500 costa 15mila euro. Insomma, l’elenco è talmente lungo che fa rabbrividire. Ma gli italiani non lo capiscono, si stanno facendo trascinare nella povertà dall’euro, ma non reagiscono.
Le imprese chiudono con tanto di fallimento alle spalle, per colpa di un mercato interno che non esiste più. Le famiglie sono fallite anch’esse per colpa di uno stato che gli sta togliendo tutto. Gli unici al momento che sono andati bene con l’euro sono i politici, che dai normali 13milioni al mese si sono passati lo stipendio a 15mila euro al mese con nessi e connessi. Ecco spiegato perché i politici difendono l’Europa e l’euro: per loro non è cambiato nulla, hanno solo rimodulato i loro stipendi a piacimento, mentre quello del popolo è rimasto convertito lasciando tutto com’era con la lira.